Il Terzo Gioiello implica la comprensione del contesto in cui agisce il lavoro interiore.
La crescita interiore non e’ un cammino individuale, ma un processo che si svolge in una relazione universale.
La pratica dunque non si limita a una dimensione personale, ma riguarda anche il rapporto con la realta’ esterna.
Per Sangha si intende quindi la comunita’ dei praticanti (nell’accezione più ristretta il Sangha sarebbe solo formato dalla comunità dei monaci, mentre i laici non sarebbero compresi), vale a dire l’insieme di coloro che dirigono le proprie energie verso il risveglio, verso la fine del dolore.
E’ possibile stabilire una relazione di fiducia e di reciproco sostegno con coloro i quali si condivide una particolare direzione di vita, e questa relazione e’ senza dubbio un terreno estremamente fertile per il lavoro interiore.
Un ambiente dove la consapevolezza e’ incoraggiata e non ostacolata dalla visione dualistica e’ un pilastro fondamentale della pratica.
Ogni bene, Sudhammo