ILVA di Taranto – Se voi foste…

Proviamo a fare un esercizio di buddhismo applicato ai fatti della nostra società.

Proviamo a vestire i panni degli attori che sono coinvolti nella vicenda ILVA di Taranto ed esprimerci su “come” “cosa” “quando” faremmo se fossimo uno o più di uno o tutti gli attori coinvolti nella vita quotidiana e impegnati nella risoluzione delle problematiche legate all’accieria, avendo ben chiari i nostri principi buddhisti, con l’Ottuplice Sentiero da applicare in questa vicenda e ricoprendo uno dei ruoli…

Resta da individuare chi siano gli attori, per iniziare questo esercizio di buddhismo applicato.

Ecco l’elenco:

  • un operaio,
  • la moglie dell’operaio,
  • un figlio dell’operaio,
  • un sindacalista,
  • un dirigente dell’acciaieria,
  • il proprietario dell’acciaieria,
  • il Ministro della Produzione Industriale,
  • il Ministro dell’Ambiente,
  • il Presidente del Consiglio dei Ministri,
  • il Presidente della Repubblica,
  • un Giudice,
  • una rilevante Autorità Ecclesiastica,
  • voi stessi per quello che siete adesso, per come siete adesso.

Senza aizzare litigi, senza fomentare la polemica… esercitiamoci a ricopriere questi ruoli.

Sono certo che ci aiuteranno a comprendere meglio la situazione reale e tutti gli stati d’animo delle persone coinvolte.

Ogni bene, Osvaldo Sudhammo

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2 risposte a ILVA di Taranto – Se voi foste…

  1. Gianuario scrive:

    Salve a tutti/e , sono Gianuario e ho 21 anni, è la prima volta che faccio un intervento su questa panchina ;
    ho scelto come primo argomento questo perché “casuelmente” oggi ci sono stati sviluppi sulla vicenda Ilva .
    Ebbene, se io fossi il Ministro dell’Ambiente, mi comporterei proprio come l’attuale ministro, ovvero commissarierei l’azienda.
    La legge del commissariamento da parte statale di un’azienda privata pare sia stato usato fino ad oggi solo per aziende in crisi dal punto di vista dei profitti, ma a maggior ragione sono giuste le motivazioni del Ministro, per cui”l’azienda è da commissariare perché non si è riusciti a risolvere il problema dell’inquinamento” .
    Credo che tutta questa vicenda insegni che il profitto economico non valga quanto il bene di una comunità, che il lavoro non possa prescindere dalla salute, che una comunità, e non un singolo, abbia per questo il dovere di tutelare l’ambiente da cui la propria salute dipenda.

  2. Claudio2 scrive:

    1) lotterei per avere un posto di lavoro salubre
    2) abito un pò stretto …affiancherei mio marito nella lotta
    3) affiancherei mio padre
    4) cercherei con ill dialogo una soluzione
    5)risanerei quello che ho provocato
    6) mi muoverei per salvare la produzione senza compromettere la salute
    7) salvaguarderei la salute pubblica e l’ambiente
    8) in sieme a chi dovere analizzerei la situazione con equanimità
    9 avrei fiducia nel governo
    10) applicherei le leggi promulgate dal parlamento
    11) sarei in silenzio
    12) cerco di informarmi sulla situazione auspicando che si trovo una soluzione dove i posti di lavoro non si perdano sempre ponenedo la salute come primo punto, costringerei ai padroni a pagare per i danni arrecati…i mezzi non gli mancano

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