La propensione a provare benevolenza solo verso chi ci piace è un ostacolo potente allo sviluppo della gioia compartecipe. Attraverso la linea di divisione tra le persone che ci piacciono e quelle che non ci piacciono può essere molto difficile.
Estendere la gioia compartecipe oltre i nostri pregiudizi. Ognuno di noi soffre: vogliamo veramente che una persona che non ci piaccia provi una sofferenza maggiore di quella che ha già?
Come si rifletterebbe un tale desiderio sui nostri valori, nel nostro cuore e nella nostra mente?
Questo ho udito dal Maestro Corrado Pensa
Ogni bene, Osvaldo Sudhammo