Quinto esercizio

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Arriviamo ora ai quattro esercizi che hanno a che vedere con le sensazioni.

Il quinto è sulla gioia, il sesto sulla felicità, il settimo è sulle attività della mente, mentre nell’ottavo calmiamo le attività della mente e le sensazioni. Iniziamo dal quinto:

Inspiro e provo gioia.

Espiro e provo gioia.

Potete praticare questo esercizio scrivendo una lista di tutte le cose che vi danno gioia.

Ma, anche qui, non dite “inspiro e provo gioia” solo a parole.

Dovete sentire davvero in voi questa gioia.

Inspirando non ho il cancro, non ho avversione, sono ancora molto giovane, in buona salute, sono così fortunata da essere in contatto con la pratica.

Fate una lista scritta di tutte le cose positive in voi e attorno a voi, in modo da poter essere davvero in contatto con la vostra gioia e trarne nutrimento.

In Occidente le persone confondono l’eccitazione con la felicità. Molti giovani fraintendono e pensano che gioia e felicità siano la stessa cosa. Hanno molta eccitazione, ma non sono veramente felici. In realtà gioia e felicità sono due cose diverse.

Per fare un esempio, se ci siamo persi in un deserto e all’improvviso vediamo in lontananza un’oasi, iniziamo a sentire gioia ed eccitazione perché sappiamo che presto avremo acqua da bere. Quando arriviamo a bere quell’acqua, l’eccitazione inizia a diminuire.

Nella nostra gioia c’è un po’ di pace, perché ora stiamo bevendo davvero. Gustiamo realmente quella gioia: ecco, la felicità è assaporare fino in fondo quell’acqua, non è la gioia eccitata di quando stavamo pregustando quel bere.

Per essere felici dobbiamo vivere in profondità il momento presente.

Respiriamo con gioia, consapevoli di avere già molte condizioni per la felicità. Entriamo in contatto con tali condizioni, rallegrandocene e vivendole con pienezza.

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