Liberi dalla paura
produce sofferenza;
perdersi nel piacere
genera paura.
Restando liberi nell’esperienza del piacere
la sofferenza cessa,
e come potrebbe esserci paura?
Dhammapada strofa 214
È possibile convivere veramente con tutto il piacere e il dolore della vita e nello stesso tempo restare liberi dalla sofferenza? Chiaramente, la nostra fiducia nel Risveglio del Buddha significa che crediamo che la libertà dalla sofferenza sia possibile.
Tale fiducia è un potente incentivo e contribuisce a formare la base su cui costruiamo la nostra pratica spirituale. E da una prospettiva di pratica, non ci interessa solo cosa sperimentiamo ma anche come accogliamo tutte le nostre esperienze. A causa dell’inconsapevolezza, facilmente ci perdiamo nelle esperienze: quelle gioiose, quelle assolutamente intollerabili e tutte quelle che stanno a metà strada.
Ma quando la consapevolezza è ben coltivata, c’è la possibilità di ricevere ogni esperienza senza perdersi, senza ostacolare la libertà.
Con Metta,
Bhikkhu Munindo
(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)