Su cosa ci soffermiamo
e fai attenzione a tutto quello che pensi.
Rinuncia al pensiero indisciplinato
e coltiva ciò che è salutare.
Dhammapada strofa 233
Occorre una certa sottigliezza di attenzione per notare come i pensieri che coviamo formano il nostro carattere. È ovvio che quello che facciamo e diciamo ha un effetto, ma qui il Buddha ci avverte che ha importanza anche quello che pensiamo. Altrove, ci consiglia generosamente che, per riuscire a lasciar andare la turbolenza del pensiero, dovremmo prestare accurata attenzione alle dolorose conseguenze del perdercisi. Ignorare le conseguenze dell’essere catturati nella turbolenza mentale è simile all’utilizzare un computer senza protezione; non dovremmo sorprenderci se subiamo attacchi informatici, è scontato. Quando indulgiamo nella distrazione mentale, ci disponiamo ad aumentare la sofferenza. E vale anche l’opposto: prestare accurata attenzione alle benefiche conseguenze del lasciar andare la turbolenza mentale nutre il benessere, generando un senso di sicurezza.
Con Metta,
Bhikkhu Munindo