Non facile
Non è facile la vita di chi
conosce la vergogna,
è umile, puro di cuore
e distaccato, ha integrità
morale ed è riflessivo.
Dhammapada strofa 245
Se leggendo questi versi del Buddha ci sentiamo rincuorati, è forse perché abbiamo momentaneamente lasciato andare l’idea di dover essere sempre rilassati e felici.
In termini di Dhamma ci sentiamo davvero rilassati e felici solo quando abbiamo portato a termine il nostro lavoro e ci siamo liberati da tutte le abitudini dell’attaccamento.
Quando osserviamo il mondo e vediamo come certe volte si comportano gli esseri umani, è appropriato sentirsi tristi.
La nostra naturale sensibilità è probabile che risponda all’evidente mancanza di integrità, di umiltà e di discernimento con un senso di delusione: sicuramente possiamo fare di meglio.
Sentirsi tristi senza perdersi nella tristezza è come riscaldarsi al calore del fuoco senza esserne bruciati.
Se non sentiamo tristezza, non riusciremo a sentire compassione.
Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo
Ringraziamenti a Chandra per la traduzione.
Le strofe utilizzate in queste Riflessioni mensili sono tratte da “Dhammapada per la contemplazione”, edizione italiana a cura del monastero Santacittarama. Per una interpretazione più letterale, vi invitiamo a consultare altre traduzioni.