Onestà
Chi trasforma
vecchie e inconsapevoli abitudini
in gesti freschi e salutari
fa luce nel mondo
come la luna libera dalle nuvole.
Dhammapada strofa 173
Certe volte ci concentriamo dentro di noi portando l’attenzione alle cause profonde dell’insoddisfazione. Altre volte portiamo l’attenzione all’esterno, alla sofferenza del mondo in cui viviamo.
Smarrirsi sia interiormente che esteriormente porta a un più grande squilibrio.
Ciò a cui miriamo è imparare ad assumerci piena responsabilità delle nostre abitudini disattente. Può essere difficile sia il lavoro interiore che quello esterno. È difficile essere onesti e ammettere che è a causa del nostro cuore chiuso se la nostra capacità di cura e di discernimento è compromessa.
Vivere con il cuore aperto non significa essere deboli o indulgenti, significa semplicemente permettere alla nostra originaria sensibilità di trasparire. Certamente dovremo affrontare il rischio di sentirci feriti, peraltro abbiamo imparato a chiudere il cuore prima di tutto perché non sapevamo come sentire con accuratezza quello che proviamo. Fortunatamente, a questo stadio della vita dovremmo aver acquisito sufficiente capacità di consapevolezza, moderazione e saggia riflessione per essere più in grado di accogliere le ferite e le delusioni, per accogliere la speranza e il piacere, senza perdere troppo l’equilibrio.
Un nostro contributo al triste e addolorato mondo può essere la nostra onestà.
Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo
Ringraziamenti a Chandra per la traduzione.