Le abitudini ad aggrapparsi
Nutrire le abitudini
a desiderare e ad aggrapparsi
è come concimare erbe nocive.
Dhammapada strofa 335
Quando i bambini, per la prima volta, vengono portati a scuola, spesso si sentono turbati quando i genitori se ne vanno. Non capiscono che dopo qualche ora la mamma o il papà torneranno a prenderli. Prima o poi i bambini imparano che i genitori non sono scomparsi per sempre e così il turbamento svanisce.
Da adulti, quando ci ritroviamo a fraintendere una situazione e a rimanere intrappolati nell’attaccamento, è saggio prenderne nota e rammentare come l’attaccamento causi sofferenza. Da un lato può sembrare giusto attaccarci a ciò che ci è caro.
Per i genitori è la cosa più naturale sentirsi amorevoli verso i figli. Ma cosa accade quando l’affetto è associato con l’attaccamento?
Il bambino è eccessivamente protetto e non riesce a imparare. O cosa accade quando veniamo elogiati da qualcuno di cui abbiamo rispetto e ci attacchiamo alle sensazioni piacevoli che sorgono? Al momento, può sembrare bello, ma quel che non riusciamo a vedere è che quando poi ci parlano sgarbatamente ed emergono sensazioni dolorose, non possiamo far altro che aggrapparci a tali sensazioni dolorose.
Le due cose vanno insieme.
Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo
Ringraziamenti a Chandra per la traduzione.