Si basa sul senso di separatezza e allontanamento che proviamo quando sperimentiamo determinati livelli di avversione.
Quando smettiamo di fare attenzione alle piccole cose della vita e a quelle della pratica di meditazione, ecco assalirci la noia.
Quando un’azione o un gesto ci colpisce…
quando qualcosa ci commuove…
quando ci apriamo a cio’ che ci circonda…
quando siamo felici per gli altri…
quando ci sentiamo intimamente collegati con noi stessi…
allora la separazione e l’ottusita’ della noia si dissolvono.
Avere la capacita’ di osservare la bellezza meno ovvia, di apprezzarla, di cambiare prospettiva e’ un genere di quiete, una forma di riposo alla quale accediamo grazie alla piena consapevolezza del momento presente.
Se percepiamo il miracolo di essere presenti, l’apprezzamento, la gioia, la’ttenzione alle piccole cose che ci stanno davanti diviene un modo per rinnoverci e ristorarci.
Questo ho ascoltato dal Maestro Corrado Pensa
Ogni bene, Osvaldo Sudhammo