“Amici del Dhamma“: così si definiscono coloro che seguono gli insegnamenti del Buddhismo.
Dhamma è un termine che indica sia l’insegnamento del Buddha, sia la retta condotta che a tale insegnamento si conforma.
Ma con un significato non dissimile, questa stessa parola è ben presente anche negli antichi testi induisti, dove designa l’equilibrio supremo del cosmo, come pure il dovere etico-religioso di mantenersi in armonia con tale ordine.
Così, anche coloro che praticano lo yoga o aderiscono ad altri movimenti spirituali di ispirazione non buddhista ma induista, possono a loro volta essere considerati quali “amici del Dhamma”.
In questo appellativo però non è importante solo la parola “Dhamma“, ma anche il termine “Amici“.
Perchè non “discepoli”, oppure “adepti”, oppure “fedeli”?
Perchè chi ha deciso di seguire la “Giusta Via“, il “Sentiero del Dhamma“, l’ha fatto -il più delle volte- non con l’idea di convertirsi a una diversa o nuova religione – o di affiliarsi ad una setta – ma con l’intenzione di seguire, appunto amichevolmente, un cammino spirituale aperto, non definito da dogmi rigidi, e che quindi non implica affatto un rifiuto della cultura o della religione occidentale.
E’ bene tenere presente tali valori di apertura e di amicizia, se si vuole capire cosa significhi oggi “seguire la Via del Dhamma“.
dal libro “Buddhisti d’Italia” di Giampiero Comolli
Ogni bene, Sudhammo